La Tata May, Parte 2

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Published: 15-Jan-2013

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This work is Copyrighted to the author. All people and events in this story are entirely fictitious.

Erano oramai le 19 passate e di li a poco sarebbe rientrata la madre di Chiara e Jacopo dal lavoro. Tata May predisponeva la cena e i bambini giocavano con la tele accesa. Stava pensando a tutto quello che era successo nel pomeriggio, ogni tanto guardava Jacopo rivivendo ogni istante di quei momenti. La sua fica continuava a lubrificarsi, era già andata in bagno 3 volte.

Quando finalmente arrivò la mamma, la "Signora Carla", fece su in fretta e furia le sue cose e si stava per congedare. I bambini, come al solito, si facevano i fatti loro, la Signora Carla le chiese se erano stati bravi, "Jacopo mi ha dato tanta soddisfazione" disse con malizia, "Oggi però ho trascurato troppo Chiara" proseguì "la prossima volta le dedicherò molta più attenzione".

Tata May si sentiva molto soddisfatta della sua ironia e questa volta il sorriso falso e ruffiano della madre non la fece incazzare, le stava rendendo il suo.

Uscì e si avviò alla fermata del tram, ci mise pochi minuti ad arrivare e presto fu a casa.

Accese subito il computer e trovò collegato Lee come d'accordo, Tata May iniziò a scaricare le circa 700 ad alta definizione foto e intanto spiegava a Lee per filo e per segno che cosa era accaduto.

L'uomo le domandò se per lei era stato eccitante e lei dovette ammettere che le era piaciuto e che ora stava solo aspettando il suo uomo perché la montasse come una giumenta. Mentre raccontava, si masturbava e si fece vedere da Lee sulla webcam quando lo faceva. Lee era un pervertito, gli piacevano i bambini ma non disdegnava le donne, Tata May era molto sensuale.

Per eccitarla maggiormente, l'uomo le mostrava foto di bambine e bambini di tutte le età sia "amatoriali" che professionali. Tata May era eccitata come una cagna in calore e sebbene godesse mentre guardava e chattava in quel modo osceno, sapeva che solo un grosso cazzo l'avrebbe infine placata.

Dopo un paio d'ore, finito di scaricare, Lee rispettò i patti e le accreditò il denaro. Si misero d'accordo che si sarebbero sentiti il giorno dopo per concordare il prossimo servizio, che avrebbe avuto come soggetto non Jacopo ma Chiara.

Mangiò qualcosa e andò a letto piena di voglia, Era l'una di mattina e alle due sarebbe rientrato Mandingo dal turno.

L'uomo la trovò nuda e sudata sul letto, lui capì, si avvicino e le mise il suo cazzone in bocca. Lei spinse in fondo alla gola e fece eccitare il suo maschio come non mai.

Scoparono per un'ora violentemente e con passione e alla fine i due amanti stremati si misero a dormire abbracciati e soddisfatti.

La mattina Mandingo le disse che l'amava e che la notte prima l'aveva soddisfatto come mai nessuna donna aveva fatto prima. "Che ti è successo ieri baby", le chiese, "stavi andando a fuoco stanotte". Tata May sorrise e pensava a quello che avrebbe ancora fatto a quei bambini.

La sera prelevò il denaro che gli serviva e glielo consegnò dicendo che aveva vinto al lotto, Mandingo avrebbe saldato i suoi debiti. Erano felici e festeggiarono con 2 pizze, 2 birre e un'altra scopata da sogno

Gli amici del gruppo di Lee erano entusiasti del servizio e aderirono con piacere al finanziamento della nuova impresa. Tata May pretese un acconto anche perché avrebbe dovuto comprare una telecamera e altri attrezzi di piacere

Avrebbe avuto voglia nuovamente di farsi Jacopo. Chiara non la ispirava per nulla. Non era mai stata attratta da donne e nemmeno da ragazze.

Chiara era una bambina magra, capelli listi castano chiaro raccolti dal cerchietto, gli occhiali, griffati, mostravano occhi sottili tra il celeste e il verde. Recentemente, aveva preteso dalla madre un costosissimo apparecchio per i denti anche se non ne aveva alcun bisogno. Doveva essere una specie di "status symbol" tra le bambine della scuola privata che frequentava. Aveva una voce lagnosa e indisponente, forse pensava di essere una principessa predestinata. Trattava Tata May come una serva, a volte non le rispondeva, altre le dava ordini con lo stesso tono di voce della madre. Il gemello Jacopo, che comunque era anche lui stronzo quanto basta, al suo confronto era un gran simpaticone.

Andava benissimo a scuola ma era vanitosa, petulante e suscettibile. Ci teneva a vestirsi con estrema attenzione, curando sia gli abbinamenti dei vestitini che gli accessori. Passava i sabati pomeriggio con la madre nei centri commerciali alla ricerca della maglietta così e colà o della gonna che aveva visto alla pubblicità.

Per il resto passava il tempo a studiare o a telefonare alle amiche. Amiche per modo di dire, visto che era solo una grande pettegola e sparlava delle une con le altre. Andava, ovviamente, a scuola di danza e si credeva una grande ballerina, suonava il piano come una maestrina, senza nessun errore di lettura ma anche senza emozione e trasporto.

A Tata May era sinceramente antipatica, Pensava fosse destinata a diventare una fica secca come la madre e ad avere figli altrettanto stronzi che lei, un marito che la cornificava e se la scopava a 3 volte l'anno.

Però l'accordo preso con Lee prevedeva che si sarebbe data da fare con lei e perciò non aveva alternative. Si recò al pornoshop dove oramai la conoscevano e cominciò a cercare quanto le serviva per il giorno dopo. Alla fine usci con dei dildo nuovi, un vibratore clitorideo, delle "anal beads" e dei lubrificanti.

La cifra pattuita era circa il doppio della prima volta, il servizio fotografico su Jacopo aveva mandato in estasi i guardoni amici di Lee ed erano entusiasti di vedere anche la gemella e questa volta all'opera con Tata May, che sarebbe dovuta apparire e senza volto coperto. Anche le mascherine dei bambini sarebbero state inutili: oramai il grado di fiducia e conoscenza reciproca era cambiato e Tata May non aveva più timori.

Avrebbe cambiato anche farmaco, il sedativo l'avrebbe usato solo su Jacopo, come la volta prima, mentre a Chiara avrebbe somministrato GHB. Lee le spiegò che l'avrebbe tenuta apparentemente sveglia, ma incapace ad opporsi a quello che le avrebbe fatto, in stato di euforia e, soprattutto, non avrebbe ricordato nulla. L'effetto sarebbe durato circa due ore.

Questa volta concordò anche le riprese video e dovette procurarsi una cinepresa digitale ad alta definizione, portò comunque la macchina fotografica. Avrebbe perciò prodotto sia un servizio fotografico che dei filmati. Era sicura che avrebbe fatto infoiare come matti quel branco di depravati amici di Lee, che l'aveva informata anche della presenza di 2 donne tra essi. La cosa non la stupì più di tanto.

Con il suo rimpolpato conto bancario non ebbe neanche bisogno di ricette, sganciò cento euro al farmacista che le fece capire di essere assolutamente disponibile a darle tutto quello che avrebbe voluto, anche in seguito.

Questi preparativi la eccitavano come quando il cacciatore studia la sua preda, ci metteva sempre molta attenzione e impegno. Si era informata su tutto quanto in maniera maniacale, le piaceva essere competente e preparata sul suo lavoro. In fondo era un lavoro anche questo e le rendeva piuttosto bene.

Il giorno prescelto arrivò e Il tutto si svolse in maniera simile alla precedente, una volta rimasta in casa coi bambini, li invitò a giocare nella stanza resa "anonima", questa volta li fece giocare a TWISTER, il gioco del tappeto con i cerchi colorati. Lei teneva in mano la tavoletta con cui fingeva di sorteggiare i colori, in realtà si divertiva a far si che i gemelli assumessero pose utili alle riprese foto e video che aveva ovviamente cominciato a fare. Aveva fatto indossare a Chiara, con una scusa, un vestitino abbastanza corto che arrivava a coprirle a stento le ginocchia e a Jacopo dei pantaloni corti e molto sgambati da cui spesso si intravedevano le mutande. Fece delle foto molto interessanti alcune parecchio esplicite per le pose assunte.

Provava sempre maggior stimolo da queste operazioni, erano veri e propri preliminari. Benché la vista fuggevole delle zone erogene di Jacopo l'attirasse di più, cominciava a fantasticare di quello che avrebbe fatto alla stronzetta della sorella, e ci provava gusto.

Finite le foto fu l'ora della merenda, preparò i succhi di frutta con le rispettive "aggiunte" e il pane con la nutella. I bambini mangiarono e bevvero senza problemi, poi li ricondusse alla stanza.

Jacopo ci mise circa quindici minuti a prendere sonno, Chiara era diventata molto euforica nel frattempo, rideva e scherzava con Tata May, che le domandava notizie sui compagni che le piacevano. Lee le aveva spiegato della perdita dei freni inibitori, in effetti la troietta aveva iniziato a parlare come una sedicenne con una coetanea.

Tata May che mai l'avrebbe sospettata avere queste voglie, ne era abbastanza stupita. Le disse anche che faceva le prove dei baci con una sua amica. Tata May sorrideva e pensava a tutto quello che avrebbe imparato di lì a poco.

Prese Jacopo in braccio e lo portò nella sua camera a letto, gli diede solo un lungo bacio prendendogli il pacco da sopra i pantaloncini e stringendo la mano avida, quindi chiuse le porte e tornò da Chiara.

Chiara era sul divano e le sorrideva sotto l'effetto del GHB, Tata May le si avvicinò e cominciò: "Chiara, ora che Jacopo dorme facciamo un gioco tra noi donne, ti va?", Chiara sorrise e assentì, "dimmi la verità, ti capita spesso di toccarti la farfallina quando sei a letto? Sai cosa voglio dire vero?", "si", disse Chiara "lo so e anche la mia amica mi ha detto di farlo, lo faccio anche di giorno certe volte".

"Mi fai vedere come sei fatta sotto?", non fece nessun problema, aprì le gambe sottili spostando di lato l'elastico delle mutandine e mostrando la fica leggermente rosata.

"Sei proprio carina" le disse, "ora ti mostro le mie tette, ti piacciono?" le disse che erano molto grandi e le facevano impressione, "toccale un pochino, vedrai che ti piace"- Chiara, aveva perso le inibizioni, come tutte le bambine era molto curiosa, e affondò le mani sulle tettone della negra, facendo provare a Tata May un brivido perverso.

"Fammi vedere come fate le prove dei baci con le tue amiche, io non sono molto brava a dare i baci, insegna anche a me". Invitò Chiara a sedersi sulle sue gambe e cominciò a darle dei piccoli baci. Chiara ridacchiava ma non si fermava, Tata May cominciò ad usare la lingua, la bambina si ritrasse un poco dicendo che così lo fanno i grandi e le faceva un po' schifo.

"Non fare la cretina", disse, "i baci si danno in questo modo", le mise una mano dietro la nuca e forzò la faccina verso la sua leccando e succhiando quella piccola bocca. Chiare le chiese se doveva togliersi l'apparecchio per i denti, disse di no e non aggiunse altro assecondando e ricambiando i baci francesi della Tata. Continuarono così per qualche minuto.

La cinepresa digitale era posta di fronte a loro ad un paio di metri e riprendeva tutto. Chiara era diventata quasi paonazza in volto per la forza delle braccia di Tata May che la stringevano, era sua. "Ti piace baciarmi in questo modo?", chiesa Tata May, "si", le rispose la piccina.

"Continuiamo ma prima spogliamoci, saremo più libere", le sfilò la felpa e la canottiera e Tata May libero il petto nero giunonico dai vincoli costrittivi del reggiseno. Si baciarono ancora, Tata May cominciò a stringerle i piccoli capezzoli tra le dita, Chiara si muoveva palesemente eccitata, sempre seduta sulla sua gamba. Anche Tata May lo era, prese la tetta in mano e offrì il gigantesco capezzolo nero alla bocca della bambina. Le spiegò come fare e Chiara, con naturalezza, eseguì come una lesbica consumata. I capezzoli di Tata May avevano raggiunto dimensioni record e aveva la fica tanto bagnata da percepire chiaramente l'odore forte del suo stesso umore. Anche lei aveva succhiato i piccoli capezzoli rosa della bimba, regalandole brividi sino allora sconosciuti.

La mise seduta sul divano, fece qualche foto e quindi le tolse le mutandine "hello kitty"-

Tata May si spogliò del tutto anche lei, la bambina era come ipnotizzata dalla sua fica nera e pelosa. Tirò fuori dalla borsa il vibratore clitorideo e glielo mostrò, "non sai che cos'è, vero? Ora ti faccio vedere come si usa, è molto più bello che con le dita". Allargò le gambe della bambina facendola sdraiare sulla schiena, la posa fece aprire leggermente le grandi labbra mostrando il clitoride arrossato. Tata May cominciò a stimolarlo.

Per Chiara era uno stimolo troppo forte e tendeva a ritrarsi. Tata May le intimò di stare ferma, ubbidì anche perché Tata May nel frattempo le aveva bloccato il bacino avvolgendola con un braccio rivolta con la testa verso le gambe della piccola. L'aveva immobilizzata e faceva il modo che la cinepresa ad alta definizione riprendesse la fica sempre più arrossata mentre lei la masturbava.

Chiara provava a dimenarsi cercando di sottrarsi poiché era uno stimolo, fastidioso, troppo forte e diretto, ma era impossibile con il corpaccione della negra addosso. Mugolava ed emetteva dei piccoli urletti di tanto in tanto. Pian piano si abituò e cominciò ad abbandonarsi, stava lubrificandosi moltissimo e un rivolo di rugiada le aveva persino raggiunto il buchetto del culo.

Ora stava godendo e arrivò un orgasmo che la fece tremare.

Tata May le diede qualche bacino sull'interno delle gambe sottili e sul pube, poi si portò verso di lei e le chiese se le era piaciuto. La piccola sembrava intontita ma disse di si, Tata May la baciò sulla bocca, la bambina ricambiava con tenerezza. L'acredine che provava per lei si era come dissolta, continuò a baciare quel corpicino scendendo sempre più in basso, i capezzoli, il pancino. Le diede ancora alcuni baci all'altezza dell'osso pubico, la bambina sembrava volersi offrire totalmente allargando le gambe per favorire il cunnigulus.

Tata May cominciò a leccare e succhiare. La bambina aveva davvero un buon sapore, pensò testando l'elasticità dell'intatto imene con la lingua, le leccò anche il culo. La bambina assecondava con i movimenti del bacino. Arrivò un altro orgasmo della piccola.

Tata May era molto eccitata e volle vedere se la piccola avrebbe saputo darle piacere, si mise in ginocchio ponendo la fica davanti al volto della bambina e le disse che toccava a lei adesso, le strofinò per un po' la fica sulla faccia bagnandola. Chiara fece qualche resistenza, era una cosa disgustosa che non le piaceva.

La cosa fece incazzare Tata May di brutto, "brutta puttanella è fino ad ora che ti faccio godere come una cagna, solo una stronza come te può rifiutarsi di ricambiare". Glielo disse ma la bambina si rannicchiò su se stessa rifiutandosi e dicendo "no, no!".

Tata May le diede 2 sonore sculacciate e uno sganassone lasciandole il segno della mano. Le botte ricevute ebbero lo strano effetto di rilassare Chiara, le disse che le avrebbe fatto tutto quello che le diceva.

Volutamente non si lavava sotto da un paio di giorni, aveva anche delle secrezioni giallognole e rinsecchite, la sua fica era enorme, pelosa e maleodorante. Si mise seduta sul divano allargando le gambe e fece inginocchiare Chiara di fronte a lei, adattando la loro posa alle esigenze della ripresa.

La bambina ubbidì, e cominciò a leccare. Provava disgusto, l'odore della negra sembrava stordirla più di quello che stava facendo il GHB, ma continuò. Tata May cominciò a gemere sotto i colpi di quella piccola lingua, le premeva la faccia dove desiderava ricevere più piacere. Si fece leccare anche il culo, Chiara oramai ubbidiva come ipnotizzata.

Tata May desiderò ancora baciarla, la prese per i capelli tirandola verso la sua bocca. La bambina emise un grido e Tata May le diede un bacio liquido e schifoso sputandole anche nella bocca. La bambina subiva e non diceva più nulla. Gli occhi le stavano sempre più socchiusi.

"Ora mi devi scopare", le disse, le mise del lubrificante nella mano e le spiegò come racchiudere le dita e come spingere, Chiara eseguì e la sua manina penetrò l'utero di Tata May senza resistenza, abituato com'era alle dimensioni del cazzo di Mandingo. Tata May ora godeva, disse a Chiara di chiudere il pugno e di andare a fondo, "scopami puttanella!", le gridava, le prese la testa e si fece leccare ancora il grilletto durante la penetrazione. La cosa andò avanti per un po' e alla fine godette.

Rimasero per un paio di minuti ferme, Tata May stringeva Chiara al suo seno soddisfatta, a Chiara dava piacere quell'abbraccio caldo. Si diedero ancora qualche piccolo bacio.

"Ora facciamo godere anche il tuo piccolo culo bianco", disse la Tata alla bimba sempre più stordita. Fece di si con la testolina, Tata May prese dalla borsa le "anal beads" acquistate il giorno precedente. Erano 6 palline abbastanza grandi.

Fece sdraiare Chiara sulla schiena e le aprì le gambe portandole le ginocchia vicino alle orecchie. Le disse di non muoversi da quella posizione e la bambina assentì.

Il buco del culetto fu lubrificato alla perfezione e Tata May infilò progressivamente il dito medio all'interno dello sfintere per tutta la sua lunghezza. Chiara si lamentava un po' ma non diceva nulla se non "piano, piano!".

"Te lo do io piano puttana", pensò la Tata. Bloccò nuovamente il bacino della bambina come aveva fatto in precedenza. Passò la prima pallina nel lubrificante e la spinse dentro col pollice, La bambina emise un gemito, nulla di più. Continuò con le altre facendo molta attenzione.

La telecamera riprendeva questa scena così perversa e Tata May ogni tanto stringeva il culo della piccola per far adattare meglio l'ingombrante contenuto all'ampolla.

L'ultima pallina entrò con qualche fatica, la bambina aveva cominciato a contorcersi e si lamentava. Tata May le diede delle sculacciate arrossandole il sederino. "Devi farla vero? Ora ci penso io puttana", prese con un dito l'anello in cima al giocattolo e tiro con un certa forza. La pallina uscì facendo fremere Chiara che cercava di liberarsi dalla presa della Tata.

Seguirono le altre 5. L'odore di merda si percepiva ma non era fortissimo. L'ampolla ne era quasi priva, altrimenti le palline ne sarebbero state ricoperte.

Chiara ora dormiva, da quello che le aveva spiegato Lee, quando si sarebbe risvegliata non avrebbe ricordato nulla.

Il servizio era venuto sublime e le era piaciuto, aveva dominato quella piccola stronza che si atteggiava a padroncina, aveva conosciuto la sua profonda troiaggine, l'aveva fatta godere e ne aveva goduto. La scopata notturna col suo uomo l'avrebbe rimessa in pace con il mondo.

Ma prima avrebbe dovuto mettere tutto in ordine, cancellare ogni possibile traccia. Mise anche una compressa di ghiaccio sulla guancia di Chiara in modo da far sparire il segno della sberla ricevuta, le passò della crema sull'ano e sulla vagina in modo che non provasse bruciore e, infine, la rivestì.

Jacopo si era quasi risvegliato, Tata May fece appena in tempo a prenderlo e a portarlo nella stanza dei giochi. Rimise entrambi sul tappeto TWISTER, e lei si mise a leggere sul divano come se nulla fosse.

Di lì a poco si svegliarono entrambi, prima il maschio poi la femmina. Chiara era un po' stordita e, come promesso da Lee, non ricordava nulla. Siccome le sembrava un po' troppo addormentata, i portò a fare un giro di fuori perché la bimba si svegliasse del tutto con l'aria fresca del tardo pomeriggio. Tornarono a casa poco prima che rientrasse la madre fica secca.

La madre arrivò e si informò se i bambini erano stati bravi. "Chiara impara in fretta e ora è anche molto ubbidiente!", disse ridacchiando Tata May.

Fine Della Seconda Parte

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sister

Ben fatto. La troietta si meritava un po' di 'divertimento' LOL Mi piacerebbe pure di vederla sotto i comandi di qualche sua compagna di classe altrettanto stronzetta che si diverta a umiliarla per bene. Sarebbe divertente.

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